La lettura è conoscenza e rappresentazione del mondo, dispiega la realtà alla luce dell'intelletto, lo libera dai limiti spaziali e temporali, gli permette di esplorare a suo piacimento, in raccolta solitudine o in dialogante compagnia, i sentieri lungo i quali si è incamminata, nel tempo, l'umanità. La lettura permette di ascoltare tante voci diverse e di indagare tanti punti di vista di là di quello di volta in volta ufficiale, consentendo così di esercitare e affinare il giudizio critico sugli eventi.
tratto dalla Prefazione di Giuliano Soria ne "L'arte di leggere" a cura di Paolo Mauri


lunedì 22 agosto 2016

Giù nella miniera di Igor De Amicis e Paola Luciani

Questa fu la notizia redatta dal Corriere della Sera qualche giorno dopo la tragedia!

Noi vi presentiamo questo libro che racconta la vicenda: Marcinelle 8 agosto 1956, una tragedia che ha coinvolto molti abruzzesi e molti minatori italiani che rimasero uccisi in un incendio scatenatosi all'interno di una miniera.  Oggi il luogo della strage è un museo e un memoriale ed è diventata patrimonio Unesco. 
Ma cosa ha di speciale questo libro edito da Einaudi ragazzi? La storia, raccontata e scritta molto bene da Igor e Luciana, è vissuta da un gruppo di ragazzi, anzi, da due bande: i "mangiapatate" belgi,  capitanati da Paulette e i "mangiaspaghetti" italiani, capitanati da Fulvio. Le due combriccole vivono di riflesso, osservando l'atteggiamento razzista e ascoltando i discorsi carichi di odio degli adulti: organizzano imboscate, ridono delle loro malefatte e vogliono stabilire il predominio di un "paese" sull'altro.

Vietato l'ingresso ai cani e agli italiani


Eppure questo libro per ragazzi, ad un certo punto, dà speranza: le cose possono cambiare. Succede qualcosa che farà unire in maniera inscindibile le due bande!  E poi c'è un' ottimo ensemble di avventura, cultura, tradizione e... amore.

Ah, il cartello di divieto fu tolto!

Ed allora perché non proporlo ai ragazzi? Siamo ottimisti! Ci sono dodicenni che si appassionerebbero a questa storia perché sensibili e attenti a certe questioni, non del tutto risucchiati dalla mediocrità e dalla superficialità imperante.


Giù nella miniera racconta, inoltre, la storia di una famiglia abruzzese e quindi ci si sente vicini a Fulvio e alla madre che lasciano il loro paese montano per trasferirsi e sperare, raggiungere il loro capo-famiglia. E poi, si potrebbe definire un libro nazionale: Ciro arriva da Napoli, e poi c'è un ragazzo veneto... insomma una comunità che si fa coraggio a vicenda.


Bravi Igor De Amicis e Paola Luciani, siamo certi che il libro riscuoterà il successo che merita e siamo sicuri che presto organizzeremo grandi cose qui a Giulianova convinti della validità del vostro lavoro!

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